Porridge allo yogurt lampone e zafferano

Eccole le ferie estive.. le tanto attese ferie estive, mi sono sempre sembrate come il capodanno, come se dovessero rappresentare la fine di qualcosa, come se prima delle vacanze, o prima dell’anno nuovo, si dovesse chiudere qualche cerchio per poi ripartire. C’è chi fa resoconti, l’elenco dei buoni propositi.. è una cosa che non ricordo di aver mai fatto, ho sempre pensato che il tempo scorre e basta, in realtà traccio delle linee quando ne sento il bisogno, tante piccole linee. Negli ultimi anni ne ho tracciate parecchie, mi rendo conto di aver avuto la fortuna di riuscire finalmente a cogliere i segnali a capire come ribaltare i punti di vista o come riuscire a vederli entrambi per decidere da quale parte stare o se stare anche da entrambe.. perché si deve sempre prendere una posizione netta? Perché si deve sempre avere ragione? capita, a volte, che il punto di vista di qualcuno ci faccia capire che sbagliamo, o che esistono altre vie, o che l’idea che ci si è fatti di un comportamento altrui non corrisponda a quello reale, il confronto è tutto. Quello che oggi non farei mai, domani potrebbe essere l’unica strada che voglio percorrere per questo ho imparato a non giudicare, la possibilità di ritrovarsi in qualsiasi tipo di situazione è reale. Ho pianto, ho detto cose brutte, ho avuto paura, a tratti mi sono quasi arresa, non mi son piaciuta, mi sono offesa, ma soprattutto ho parlato tanto, tantissimo, ho parlato tanto e mi sono confrontata con persone meravigliose, aperte, empatiche, commoventi che ho l’immensa fortuna di aver incrociato sul mio cammino, e che sono state li con me anche nel mio buio più profondo, qualcuno c’era già, tanti sono arrivati al momento giusto come un grande dono, ognuno con uno scopo che ho compreso. Parlo tanto con me stessa e mi guardo dentro per rendermi conto che farlo davvero può essere pericoloso quanto rivoluzionante. Spesso non si vuole vedere veramente perché nemmeno noi sappiamo davvero chi siamo, è complicato affrontarsi ed è difficile e quasi sempre doloroso, per me lo è stato ma era inevitabile. Probabilmente è andato tutto come doveva, se mi guardo indietro mi rendo conto di come gli eventi si siano incastrati tra loro, di come ogni persona incontrata, ogni frase sentita, ogni situazione vissuta sia stata un percorso, come ciò che sembrava un dolore o una difficoltà insormontabile sia stato in realtà una spinta verso la crescita o si sia rivelato una grande opportunità per un “dopo” decisamente migliore. Non ottenere qualcosa o perdere qualcosa ci crea dolore, lo viviamo come una sfortuna, e se invece fosse una protezione, se ci tenesse solo lontani da una strada sbagliata, se ci stessimo rendendo liberi per qualcosa di migliore per noi che deve arrivare? Da quando ho aperto mente e anima piccole frasi, piccoli concetti, piccole cose apparentemente insignificanti mi portano consapevolezze dirompenti e inaspettate che sento mi rendono forte e migliore. Mi sento ripetere la stessa frase da alcune persone che mi conoscono da decenni… “non ho mai visto nessuno cambiare così tanto così in fretta” a volte non mi rendo conto bene nemmeno io che sia successo, come sia stato possibile e mi sento lusingata, mi sento fortunata ma da sistemare c’è ancora tantissimo, cammino su un filo sottile, cadere è un attimo, bisogna stare sempre all’erta perché in realtà sono solo microscopici passi, la strada è infinita….

Ma dicevamo, le ferie.. quando sento questa parola la associo a relax, spensieratezza, calma! La colazione è un momento che trovo in assoluto rilassante.. una bella colazione fatta con calma, con i piedi sulla sedia ed un braccio che avvolge le ginocchia, con il respiro lento e profondo, lo sguardo ancora assonnato, i segni del cuscino sulla faccia, le occhiaie ancora ben visibili, una tazza piena del caffè bollente della moka e la mente sognante ma soprattutto senza i minuti contati per andare al lavoro.

Odiavo tutto ciò che era molle e inzuppato, la parola porridge mi faceva quasi senso e non avrei mai creduto di poterlo mangiare. Ma, giustamente, anche in questo si cambia. Il mio in realtà è un finto porridge perché non ho fatto ammollare i fiocchi d’avena nell’acqua e non li ho cotti nel latte, li ho solamente lasciati ad ammorbidirsi nello yogurt greco per una notte, ma per questo vi rimando alla ricetta! Lo zafferano mi piace in modo particolare nei dolci ma a mio gusto risulta stucchevole per questo lo abbino a qualcosa di aspro come i lamponi ed il kiwi. Potete utilizzare anche degli agrumi o dei chicchi di melagrana in alternativa quando di stagione.


Porridge allo yogurt con zafferano e lamponi

  • 300 g yogurt greco 0%
  • 150 g bevanda alla mandorla (senza zucchero)
  • 60 g fiocchi d'avena
  • 60 g lamponi freschi
  • 30 g CaoZen (Melandri Gaudenzio)
  • 1 bustina di zafferano
  • 1 kiwi
  • mirtilli freschi
  1. La sera prima mettete in una ciotola i fiocchi d'avena con lo yogurt greco e la bevanda alla mandorla, mescolate, coprite bene la ciotola con della pellicola e riponete in frigorifero.

  2. Il mattino seguente dividete a metà il composto, in una metà mettete lo zafferano e nell'altra i lemponi lavati, mescolate bene entrambi, i lamponi si diferanno mescolando.

  3. Sbucciate il kiwi e tagliatelo a dadini, lavate ed asciugate i mirtilli.

  4. Sul fondo di due ciotole mettete qualche dadino di kiwi, qualche mirtillo e un cucchiaino di CaoZen, fate un primo strato con il porridge al lampone, fate un secondo strato di frutta e CaoZen, proseguite con il porridge allo zafferano e decorate con la frutta ed il CaoZen rimasti.

  5. Consumate subito.

Se preferite dolcificare il porridge potete aggiungere un paio di cucchiaini di miele o di malto di riso o sciroppo di datteri.





Torta veg senza glutine al cioccolato e caffè

Tremate tremate…
sono tornata e ho deciso di farlo in un giorno particolare quello dei miei 40 anni che arrivano anche in un momento particolare.. quello della consapevolezza, che sboccia quando meno te lo aspetti e ti fa capire finalmente come sei davvero!! Non mi sono mai raccontata tanto tra queste pagine, ho sempre dato spazio alle ricette ma… è il mio blog e oggi mi va così!

Sono così, sono io quella che ha rispettato se stessa e se ne è stata in silenzio per capirsi e capire cosa vuole, che non voleva esserci per forza e ad ogni costo, perché a volte piuttosto che rovinare tutto crede sia meglio fermarsi e poi riprendere meglio di prima. Sono sempre io… quella che si prende in giro da sola, quella buffa che fa le facce strane, quella a cui dicono “sei diversamente normale” quella che adora ridere, quella che se ne va spesso in giro coi capelli scompigliati, i pensieri che corrono veloci e la testa tra le nuvole, la mente ricolma di idee e di ragionamenti contorti… quella che poi inciampa in nulla e sbatte ovunque. Sono quella disordinata che odia il disordine. Sono quella che più cose ha da fare e meglio è, quella che ne fa mille ma solo perché gli va, quella che vuole piacere solo alle persone speciali, sono quella libera e ribelle che non si morde mai la lingua e non fa ciò che non ha voglia di fare solo perché deve ma se prende un impegno non ce nè per nessuno. Sono quella curiosa che ama le sorprese e i cambiamenti ma ha bisogno di punti fermi. Sono quella che ama parlare, ragionare, capire, essere capita, ascoltare, aiutare, imparare, condividere. Sono quella che ama viaggiare, sognare, sperare sempre… quella che ama l’estate, il mare, la natura, il verde, i gatti, il sole e il suo calore. Sono quella che cambierebbe sempre ristorante e ama assaggiare i cibi del mondo. Sono quella spesso insicura, che dice troppe parolacce, quella che sbaglia, che cerca di rimediare e che se non ama qualcosa di se prova a migliorarsi. Quella che crede nella spontaneità e nella sincerità, che vuole guardare le persone negli occhi e dire ciò che pensa e che a volte lo fa in modo “brutale”. Sono quella che fa le cose con amore, per forza, quella sensibile che si emoziona e piange, che si affida all’intuito e che si affeziona solo ad un certo tipo di persone, quella che non alza mai le barriere e si lascia ferire e a volte fregare dal suo stesso intuito e che poi si sente stupida per questo. Sono quella ingenua, onesta e protettiva che diventa una iena con chi fa del male a qualcuno che amo. Sono quella ambiziosa e competitiva che ama riuscire per se stessa ma che non calpesterebbe mai nessuno pur di arrivare, quella che crede che la lealtà e la correttezza non paghino sempre ma non può prescindere da esse per non tradire se stessa. Sono quella che se non sei sincero con me divento pessima,  quella poco orgogliosa che non sopporta di ferire qualcuno ma sa essere stronza e spietata con chi se lo merita. Sono io… quella con gli occhi che parlano, un libro aperto che ha scoperto avere ancora tante pagine bianche…

“Bisogna chiudere i cicli. Non per orgoglio, per incapacità o per superbia. Semplicemente perché quella determinata cosa esula ormai dalla tua vita. Chiudi la porta, cambia musica, pulisci la casa, rimuovi la polvere. Smetti di essere chi eri e trasformati in chi sei.”

Paulo Coelho, dal libro Il manoscritto ritrovato ad Accra

Torta veg senza glutine al cioccolato e caffè

Torta veg senza glutine al cioccolato e caffè

  • 120 g di farina di riso impalpabile
  • 40 g di fecola di patate
  • 25 g di maizena
  • 20 g di cacao amaro
  • 15 g di caffè solubile
  • 15 g di rum
  • 50 g di gocce di cioccolato fondente
  • 30 g di <a href="http://www.melandrigaudenzio.com/prodotto.aspx?id=164&idM=7&idT=106" target="_blank">CaoZen seed mix Melandri Gaudenzio</a>
  • 30 g di mandorle
  • 150 g di zucchero di canna integrale
  • 40 g di olio di semi
  • 100 g di acqua
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Per decorare
  • 80 g di cioccolato fondente
  • 20 g di acqua
  • 4 candeline grandi
  1. Fate un caffè bollente e scioglietevi il caffè solubile. In una ciotola mettete lo zucchero, l’olio, il caffè, l’acqua, l’aceto di mele ed il rum, mescolate in modo che lo zucchero si sciolga. In una seconda ciotola mettete la farina, la fecola, la maizena, il cacao e il lievito setacciati. Aggiungete il liquido a filo mescolando con un cucchiaio. Unite infine le mandorle tostate e tritate, le gocce di cioccolato e il CaoZen. Ungete uno stampo da 18 centimetri e spolverizzate con la farina, fatela aderire su tutto l’interno della tortiera. Versate l’impasto e cuocete a 180°C per 30 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare. Mettete la torta su un piatto da portata e cospargete con la salsa, decorate a piacere con il CaoZen.
  2. Questa torta è senza glutine e vegana priva quindi di ingredienti che addensano il composto (non ho voluto inserirne additivi) per questo tende a “creparsi” ed a sbriciolarsi facilmente ma il sapore è ottimo!!

Torta veg senza glutine al cioccolato e caffè

Torta veg senza glutine al cioccolato e caffè

Torta veg senza glutine al cioccolato e caffè

Torta veg senza glutine al cioccolato e caffè

Torta veg senza glutine al cioccolato e caffè

 

 




BUDINO VEG AL CIOCCOLATO MANDORLA E GELATINA ALLO ZENZERO CON CAOZEN

Il budino veg al cioccolato mandorla e gelatina allo zenzero con CaoZen è un ottimo e gustosissimo dolce vegano perfetto anche per gli intolleranti al lattosio. Ho voluto provarlo essendo diventata io un po’ intollerante e devo ammettere che il risultato è stato molto buono. Il nuovo delizioso CaoZen seed mix di Melandri Gaudenzio è l’abbinamento perfetto per questo dolce.

Le preparazioni sono molto semplici e veloci, io ho voluto creare un effetto assimmetrico ma per semplificare è possibile fare degli strati orizzontali normali. La cosa importante è versare lo strato successivo quando quello precedente è ben freddo e rassodato ed che il liquido che si versa sul precedente non sia bollente.

Se volete provare il CaoZen seed mix anche in abbinamento con il salato vi propongo i miei Sapghetti integrali con crema di pistacchi pesce spada e CaoZen

budino veg al cioccolato e mandorla con gelatina di zenzero e CaoZen

budino veg al cioccolato e mandorla con gelatina di zenzero e CaoZen

BUDINO VEG AL CIOCCOLATO MANDORLA E GELATINA ALLO ZENZERO CON CAOZEN

  • <strong>Per il budino al cioccolato</strong>
  • 250 g di latte di mandorle non zuccherato
  • 40 g di zucchero di canna
  • 1 cucchiaino abbondante di agr agar circa 3 g
  • 25 g di cioccolato fondente al 75%
  • <strong>Per la gelatina di zenzero</strong>
  • 100 g di sciroppo di zenzero
  • 100 g di acqua
  • 2 g di agar agar
  • <a href="http://melandrigaudenzio.com/prodotto.aspx?id=164&idM=7&idT=106" target="_blank">20 g di CaoZen seed mix</a>
  • <strong>Per il budino alla mandorla</strong>
  • 250 g di latte di mandorla
  • 50 g di zucchero di canna
  • 3 g di agar agar
  • aroma alla mandorla (facoltativo)
  • <strong>Per il crumble</strong>
  • 40 g di farina integrale
  • 25 g di zucchero di canna
  • 25 g di olio di semi
  • <a href="http://melandrigaudenzio.com/prodotto.aspx?id=164&idM=7&idT=106" target="_blank">20 g di CaoZen seed mix</a>
  • 20 g di mandorle con la buccia tritate
  1. Preparate per primo il budino al cioccolato, in un tegamino mettete il latte di mandorle, aggiungete lo zucchero e fate scaldare, aggiungete l’agar agar e mescolate energicamente con una frusta per non formare grumi, fate sobbollire due minuti poi aggiungete il cioccolato fondente e fatelo sciogliere.
  2. Mescolate sempre molto bene. Versare il budino nei bicchieri, a piacere potete tenere il bicchiere inclinato per creare un effetto più particolare.
  3. Fate raffreddare e mettete in frigorifero a rassodare.
  4. Preparate ora la gelatina di zenzero, in un pentolino mettete lo sciroppo e l’acqua, fate scaldare e quando inizia a sobbollire aggiungete l’agar agar e mescolate bene con una frusta.
  5. Fate intiepidire mescolando ogni tanto per evitare si formino grumi.
  6. Unite il CaoZen e versate nei bicchieri, fate raffreddare e mette in frigorifero a rassodare.
  7. Preparate il budino alla mandorla, mettete in un pentolino il latte di mandorle con lo zucchero, fate scaldare fino a sciogliere lo zucchero ed unite l’aroma alla mandorla e l’agar agar, mescolate energicamente con la frusta e fate sobbollire qualche minuto.
  8. Fate intiepidire e versate il liquido sulla gelatina, fate raffreddare e mettete in frigorifero a rassodare.
  9. Preparate il crumble, lavorate la farina con l’olio ed unite tutti gli altri ingredienti, disponete il composto su una teglia coperta con carta forno e cuocete in forno per circa 10 minuti.
  10. Fate raffreddare e disponete sui budini al momento di servire.
  11. PS. Il crumble preparato in questo modo tende a sgretolarsi facilmente è quindi molto delicato.

budino veg al cioccolato e mandorla con gelatina di zenzero e CaoZen

budino veg al cioccolato e mandorla con gelatina di zenzero e CaoZen

budino veg al cioccolato e mandorla con gelatina di zenzero e CaoZen




SPAGHETTI INTEGRALI CON CREMA DI PISTACCHI PESCE SPADA E CAOZEN

Gli spaghetti integrali con crema di pistacchi pesce spada e CaoZen seed mix di Melandri Gaudenzio sono un primo molto delicato e sfizioso. Il nuovo mix che Roberta ha creato è davvero particolare e si presta perfettamente a tantissimi abbinamenti. Si tratta di semi di zucca, semi di girasole, granella di fave di cacao tostate e zenzero candito, la prima volta che Roberta me lo ha fatto assaggiare era abbinato al gelato allo yogurt e me ne sono subito innamorata.

Io ho pensato ad un abbinamento con il pesce spada e la crema di pistacchi, devo dire che l’abbinamento è risultato molto buono!!

 

SPAGHETTI INTEGRALI CON CREMA DI PISTACCHI PESCE SPADA E CAOZEN

  • <strong>Ingredeinti per 4 persone</strong>
  • 320 g di spaghetti integrali
  • 350 g di pesce spada fresco
  • scorza di 1 limone bio
  • 1 cucchiaino di coriandolo in polvere
  • erba cipollina
  • pepe nero (sale)
  • olio extravergine d'oliva
  • 2 spicchi di aglio
  • 40 g di<a href="http://melandrigaudenzio.com/prodotto.aspx?id=164&idM=7&idT=106" target="_blank">CaoZen seed mix</a>
  • <strong>Per la crema di pistacchi</strong>
  • 80 g di ricotta fresca
  • 80 g di pistacchi non salati
  • 40 g di olio extravergine d'oliva
  • sale (pepe)
  1. In una padella fate tostare i pistacchi e tenete da parte.
  2. Nella stessa padella fate scaldare dell’olio extravergine d’oliva e fate rosolare gli spicchi di aglio interi sbucciati, aggiungete il pesce spada tagliato in piccoli dadini. Fate rosolare, togliete dal fuoco eliminate gli spicchi di aglio ed insaporite il pesce con la scorza di limone ed il coriandolo.
  3. Frullate i pistacchi assieme alla ricotta, l’olio e gli spicchi di aglio, frullate fino a formare una crema, tenete da parte.
  4. Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata.
  5. Con l’acqua di cottura della pasta allungate la crema di pistacchi fino a renderla morbida. Scolate gli spaghetti e metteteli in padella, unite la crema e i dadini di pesce spada.
  6. Completate con l’erba cipollina tritata, il CaoZen seed mix e a piacere un filo di olio extravergine d’oliva.
  7. Servite subito.